Mi chiamo Anna Lucia Lozzi, opero nel mondo femminile da tanti anni e più conoscenze acquisisco più la mia curiosità non si placa. Il mio lavoro spazia dal trattamento dell’incontinenza urinaria femminile da sforzo (IUS), da urgenza (IURGE), mista e del prolasso degli organi pelvici (POP),alle terapie utili per il dolore pelvico cronico, cistite post coitale, dispareunia, vaginismo, vestibulite, vulvodinia, incontinenza anale e stipsi da defecazione ostruita fino ad arrivare alla ginnastica ipopressiva , necessaria a ristabilire la tonicità addominale senza danneggiare la statica pelvica nei casi di diastasi dei muscoli retti dell’addome.
Mi occupo, inoltre, di corsi per l’accompagnamento alla nascita, e di gruppi menopausa e di sostegno all’allattamento al seno
INCONTINENZA URINARIA. “Ho perdite di pipì quando starnutisco” “Non riesco ad arrivare in tempo ad un bagno quando ho lo stimolo di urinare” – “E’ normale hai partorito!” “E’ normale signora è in menopausa!” ”E’ normale, in gravidanza può succedere” …E’ normale…questa è una frase che non sono riuscita più ad accettare dal 1985. E’ come se ci fosse una sorta di pegno da pagare perché abbiamo partorito oppure, nel caso non lo avessimo fatto, una specie di condanna per il fatto di appartenere al genere femminile. Un momento: allora le donne che non manifestano incontinenza urinaria non sono normali?
PROLASSO DELL’UTERO, DELLA VESCICA, DEL RETTO. La prevenzione dei prolassi inizia con una giusta tonicità ed un buon funzionamento dei muscoli pelvi-perineali. E’ importante eseguire periodicamente una valutazione perineale fatta da professionisti esperti nel settore al fine di rilevare la presenza di condizioni predittive di un prolasso degli organi pelvici quali descensus perineale, rilassamento delle pareti vaginali, ipotonicità o ipertono muscolare perineale, PC Test con risultati insufficienti, rilevazione di una inversione di comando o di sinergie muscolari. I prolassi degli organi pelvici (utero, vescica, retto) sono asintomatici nel loro stato iniziale o, in casi più avanzati, presentare sintomi non specifici quale dolenzia lombare e senso di peso soprapubico. L’unico sintomo specifico in particolar modo nel caso di prolasso uterini, è una sensazione di ingombro in vagina. Ciò che induce una donna a recarsi ad una visita specialistica è la rilevazione, durante l’igiene intima, di qualcosa di anomalo. Infatti classica è la frase “mentre mi facevo il bidet ho sentito come una pallina sotto”. A questo punto, però, siamo già ad un prolasso di II grado. In questi casi la terapia di riabilitazione del pavimento pelvico può solo migliorare la situazione e un buon percorso terapeutico può evitare o rallentare il proseguo del descensus.
La salute strutturale dei muscoli retti dell’addome è importante per una buona stabilità dei muscoli pelvici. In gravidanza i muscoli retti dell’addome si allontanano tra loro per dare spazio all’utero che cresce. Sovente capita che dopo la gravidanza, soprattutto nel caso di più gravidanze o di gravidanze gemellari, questi muscoli non recuperano la loro posizione in maniera completa formando quella tipica pancetta che spesso le donne tentano di contrastare con fasce elastiche addominali o esercizi fisici errati con la conseguenza di procurare prolassi degli organi pelvici oltre a dolore della zona lombare. La ginnastica ipopressiva è l’unica attività in grado di ristabilire la tonicità addominale senza danneggiare la statica pelvica.
Le donne hanno bisogno di parlare di loro, di raccontarsi e di elaborare le proprie esperienze alla luce di informazioni su ciò che accade al proprio corpo circa i cambiamenti che stanno vivendo in determinati momenti della loro vita. Cercano risposte sul perché di alcune loro reazioni e su cosa succederà. Riportare la donna al centro di se stessa e dei propri processi fisiologici è da sempre alla base del mio approccio comunicativo per far riscoprire la grandiosità dell’essere femminile che accoglie, crea e sviluppa all’interno del proprio corpo in un periodo della sua vita e ascolta, cresce e guida in un altro periodo altrettanto importante.
Formata e formatrice a mia volta in un progetto OMS-UNICEF riguardo l’allattamento al seno, sono una instancabile sostenitrice di questo insostituibile legame. Consapevole che nutrire un neonato non vuol dire solo riempire il suo stomaco, ma anche saziarlo con l’abbraccio, l’odore, lo sguardo e il ritmo del cuore che una sola donna al mondo può dare a quello specifico neonato ed è la mamma facendolo sentire oltremodo sicuro e protetto, unitamente alla specificità del colostro prima e del latte successivamente che sono alimenti salutari per eccellenza. Tante sono le barriere che si frappongono in questo legame così specifico e così speciale: bilancia, tiralatte, ciuccetti, biberon sono tutti strumenti che allontanato la madre dal bambino facendo sì che i segnali che il bambino invia non vengano più riconosciuti. In questo ambito la prima cosa che faccio è ristabilire una linea comunicativa madre/bambino fatta innanzitutto di sguardi. Momenti difficili come ragadi del capezzolo, ingorghi mammarti, coliche gassose del neonato possono essere superati con sostegno pratico ed emozionale che come ostetrica mi impegno a porgere con dedizione.
Ostetrica con Lode dal 1988, lavoro in ospedale in sala parto e in reparto dal 1989. Nel 2001 ho avuto la possibilità di far germogliare quel seme che tanti anni prima, durante la frequenza della Scuola di Ostetricia de L’Aquila, un urologo ha instillato in me quando ci parlò della possibilità di trattare l’incontinenza urinaria femminile allenando i muscoli perineali. Era il 1985. Da allora mai mi abbandonò l’idea che molte donne avrebbero potuto evitare l’intervento chirurgico se solo avessero saputo che all’insorgenza dei primi sintomi una “semplice ginnastica perineale” avrebbe potuto recuperare un deficit funzionale. Così quando nel mio posto di lavoro malessere ambientale, circostanze e opportunità si combinarono insieme, decisi di convertire in part time il mio contratto di lavoro e avviai la mia attività di libera professione con riferimento quasi esclusivo alla riabilitazione del pavimento pelvico. Ho frequentato corsi di formazione e studiato con passione tutto ciò che riguarda questo angolo di femminilità, spaziando dagli aspetti disfunzionali agli approfondimenti in fisiologia e alle rappresentazioni simboliche di quest’area del corpo fino ad arrivare alla diastasi dei muscoli retti dell’addome.
Ho la fortuna di vivere e lavorare in uno dei golfi più belli dell’Adriatico spaziando in due regioni ricche di storia, attrazioni naturalistiche e percorsi turistici. Abito a Termoli, in Molise e lavoro a Vasto, in Abruzzo.
Alla mia attività ambulatoriale affianco consulenze domiciliari in gravidanza, puerperio e sostegno all’allattamento al seno.
Ho un Master in professione sanitaria forense, legale e assicurativa e sono in attesa di iscrizione presso il tribunale di competenza.